Pareri DIPE, di concerto con RGS, ex art. 18-bis, co. 3, d.l. 36/2022

La norma e i presupposti della sua applicabilità

L’art. 18 bis, c. 3, del D.L. 36/2022, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 79/2022 (cd. “DL PNRR 2”), ha introdotto l’obbligo, per le amministrazioni aggiudicatrici interessate a sviluppare i progetti secondo la formula del partenariato pubblico-privato, di richiedere un parere preventivo al Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) della Presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato (RGS) al fine della preliminare valutazione della corretta impostazione di tali progetti, in particolare rispetto all’allocazione dei rischi e alla contabilizzazione.

Tale richiesta di parere è riferita alle operazioni di PPP ai sensi del codice dei contratti, di valore superiore a 10 milioni di euro, finanziate in tutto o in parte con fondi PNRR.

Il parere è emesso dal DIPE, di concerto con la RGS, entro quarantacinque giorni dalla presentazione dell’istanza, salvo eventuale richiesta di chiarimenti o integrazione documentale, e non assume carattere vincolante per le amministrazioni richiedenti. È facoltà dell’Amministrazione aggiudicatrice discostarsi dal parere mediante provvedimento motivato che dia conto delle ragioni della scelta, nonché dell’interesse pubblico soddisfatto.

La richiesta del parere è preliminare alla dichiarazione di fattibilità della relativa proposta di PPP da parte dell’Amministrazione aggiudicatrice.  

Sono escluse le concessioni autostradali e le procedure che prevedono l’espressione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS).

Come presentare la richiesta di parere

La richiesta di parere deve essere sottoscritta da un organo di vertice dell’Amministrazione richiedente, con l’indicazione di almeno un referente e i relativi contatti, specificando il motivo della richiesta e deve essere indirizzata a:

  • Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) - Presidenza del Consiglio dei Ministri all’indirizzo PEC: dipe.cipe@pec.governo.it

La richiesta deve dar conto della sussistenza dei presupposti per l’applicabilità della norma, dando evidenza:

  • della riconducibilità dell’operazione di PPP al codice dei contratti pubblici;
  • del valore dell’operazione di PPP, calcolato ai sensi del codice dei contratti (che deve essere superiore a 10 milioni di euro);
  • che il progetto è finanziato in tutto o in parte tramite fondi PNRR, anche per il tramite di adeguata documentazione.

Inoltre la richiesta deve essere corredata dai seguenti documenti:

  • progetto di fattibilità tecnico-economica;
  • bozza di convenzione;
  • piano economico-finanziario (PEF), anche in formato excel editabile con visibilità delle formule. In caso di procedura di affidamento in finanza di progetto, ex art. 193 del d.lgs. 36/2023, il PEF deve essere asseverato come previsto dalla legislazione vigente;
  • relazione illustrativa al PEF;
  • matrice dei rischi;
  • specificazione delle caratteristiche del servizio e della relativa gestione;
  • ogni ulteriore documentazione ritenuta utile alla formulazione di un parere.

Laddove sussistano, contemporaneamente, i presupposti per la richiesta del parere obbligatorio ex art. 175 co. 3 del d.lgs. 36/2023 e per la richiesta del parere obbligatorio ex art. 18-bis, c.3, D.L. 36/2022, il parere dovrà essere richiesto ai sensi di tale ultima norma, che ha carattere speciale.