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Attività della SACE e internazionalizzazione delle imprese

Nell’ambito delle attività di sostegno alle attività produttive, il CIPESS, nel corso del 2023, ha adottato n. 5 delibere.

Con la delibera n. 23 del 20 luglio 2023, per quanto attiene allo strumento delle Garanzia Green gestita da SACE S.p.A., si è intervenuti con alcuni aggiornamenti e modifiche all’Atto di indirizzo vigente e segnatamente:

  • aggiornamento dei riferimenti normativi e degli indirizzi operativi più rilevanti in materia ambientale medio tempore adottati e condivisi in sede europea e internazionale; 
  • aggiornamento dei criteri di meritevolezza che prevedono, a supporto della positiva valutazione del merito di credito da parte del soggetto finanziatore, una disamina in merito all’idoneità del progetto finanziato e assistito da garanzia pubblica rispetto al raggiungimento degli obiettivi ambientali di sostenibilità declinati nella Tassonomia UE,  tra gli altri, del rispetto del principio del principio del "Do No Significant Harm" (DNSH).

Inoltre, la delibera, dando seguito alla richiesta del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, ha previsto l’istituzione di un tavolo tecnico interministeriale a carattere permanente cui partecipano rappresentanti del MIT, MEF e MASE, con il coordinamento del DIPE, per un esame coordinato dei dati e delle risultanze della Relazione annuale redatta da SACE S.p.A. e per la valutazione di eventuali proposte di modifica o integrazione all’Atto di indirizzo vigente.

Con delibera n. 31 del 18 ottobre 2023 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 24 novembre 2023, n. 275) il Comitato ha, poi, approvato il Piano annuale e il sistema dei limiti di rischio (RAF) per l’anno 2024 relativamente alle attività del Fondo di Garanzia Piccole e Medie Imprese (PMI), ai sensi dell’articolo 1, comma 56, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, che ha modificato l’articolo 2, comma 100, lett. a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, norma istitutiva del Fondo stesso. Sul piano metodologico la delibera è stata adottata ipotizzando, in via prudenziale, un duplice scenario previsionale:

  • uno scenario base con un incremento del 30% rispetto al 2019 per circa 162 mila garanzie da rilasciare, un importo finanziato medio (170mila/operazione tenuto conto dell’inflazione in atto), un livello medio di copertura (65%) in linea con i dati 2019 ed un’aliquota di accantonamento a titolo di coefficiente di rischio ad un tasso medio in linea con il livello riscontrato nel 2023 (9,5%);
  • uno scenario boost: con un incremento del 60% rispetto al 2019 per circa 200 mila garanzie da rilasciare, con le medesime caratteristiche considerate nel primo scenario.

Sulla base di tali ipotesi, l’impegno 2024 per l’operatività loan by loan è quantificato in 1,7 mld per lo scenario base e in 2,1 mld per lo scenario boost a fronte di disponibilità residue a fine 2023 quantificate in 3 mld, comprensive delle rinvenienze da misure concluse o non attivate.

Inoltre, il Comitato, con unica delibera, n. 39 del 30 novembre 2023 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 19 gennaio 2024, n. 15), ha approvato una modifica del piano annuale delle attività e del sistema dei limiti di rischio per l’anno 2023 ed il Piano annuale e il sistema dei limiti di rischio (RAF) per l’anno 2024 relativamente alle attività di SACE S.p.A.

Per quanto concerne il primo aspetto, la delibera approva alcune modifiche al piano annuale delle attività e del sistema dei limiti di rischio per l’anno 2023, già approvato, al fine di garantire un certo grado di flessibilità del sistema in corso d’anno dovuto ai mutamenti della domanda assicurativa. Quanto al secondo aspetto, il Piano e il RAF per l’anno 2024 prevede una domanda massima di copertura assicurativa pari a 60 miliardi di euro di plafond, di cui 53 miliardi di euro per le garanzie con durata oltre i 24 mesi e 7 miliardi di euro per quelle fino a 24 mesi e la modifica del limite massimo cumulato di assunzione di impegni da parte di SACE S.p.A. e del Ministero dell’economia e delle finanze, per conto dello Stato, da 150 miliardi di euro a 175 miliardi di euro.

Gli effetti sull’economia nazionale derivanti da tale domanda assicurativa massima sono stimati in un impatto sul PIL di circa 66 miliardi di euro, un impatto sul valore della produzione di circa 190 miliardi di euro ed un totale di addetti preservati di circa 940.000.

Infine, il Comitato con delibera n. 40 del 30 novembre 2023 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio 2024, n. 10) ha approvato il Piano strategico annuale e il Piano previsionale dei fabbisogni finanziari del Fondo 295. Il Fondo rotativo, la cui gestione è stata affidata, dal 1° gennaio 1999, a SIMEST S.p.a., è uno strumento volto a promuovere le esportazioni e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Tale supporto si concretizza nella previsione di un contributo (c.d. Contributo Export), in favore delle controparti estere, che, riducendo il costo complessivo in conto interessi dei finanziamenti, è funzionale ad accrescere la competitività del Sistema Paese e quindi a favorire le esportazioni italiane (delibera CIPESS n. 58 del 27 dicembre 2022). La misura del contributo interessi per l’anno 2023 è stata confermata nella misura massima di 150 b.p.p.a., erogabile a valere sul Fondo 295 con riferimento alle operazioni basate su raccolta dei Fondi a tasso variabile, sulla base della metodologia di cui all’ articolo 16, comma 1-bis del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 143 e tenuto conto delle risorse disponibili. Il Comitato agevolazioni è autorizzato a disporre un incremento del limite massimo di cui al comma 2 fino a 200 b.p.p.a in conformità a quanto previsto dall’articolo 9, comma 4, del decreto del Ministero del Tesoro, del bilancio e della programmazione economica 21 aprile 2000, n. 199, in presenza di condizioni di mercato che rendano necessario tale innalzamento. Il Piano strategico annuale e il Piano previsionale dei fabbisogni finanziari del Fondo 295 per l’anno 2024 e le proiezioni per gli anni 2025 e 2026, troveranno attuazione nel limite delle risorse stabilite a legislazione vigente.

L’articolo 1, commi 259 e ss. della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (Legge di Bilancio 2024) ha introdotto un nuovo schema di garanzia dello Stato a condizioni di mercato denominata “ARCHIMEDE”, gestito dalla SACE S.p.A., e per effetto del quale gli impegni sono assunti nella misura dell’80 per cento dallo Stato e nella misura del 20 per cento da SACE S.p.A., a supporto di imprese, diverse dalle PMI e dalle imprese in difficoltà, finalizzato a sostenere investimenti infrastrutturali e produttivi realizzati in Italia, anche in ambiti2 caratterizzati da condizioni di parziale fallimento di mercato e di livelli subottimali di investimento, connessi all’elevata rischiosità anche associata a esposizioni di medio e lungo periodo, all’uso di tecnologie innovative o alla limitata offerta di prodotti finanziari.

Le garanzie possono essere rilasciate, fino al 31 dicembre 2029, su finanziamenti, sotto qualsiasi forma, ivi inclusi i portafogli di finanziamenti, in favore dei soggetti identificati come partner esecutivi nell’ambito del programma InvestEU, ovvero di banche, di istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e degli altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia e in favore di imprese di assicurazione nazionali e internazionali, autorizzate all’esercizio in Italia del ramo credito su cauzioni in relazione a fideiussioni, garanzie e altri impegni di firma e verso sottoscrittori di prestiti obbligazionari, cambiali finanziarie, titoli di debito e altri strumenti finanziari partecipativi e non convertibili anche di rango subordinato.

Le garanzie possono essere concesse per una durata massima di 25 anni e per una percentuale massima di copertura non eccedente il 70 per cento, ovvero il 60 per cento, ove rilasciate in caso di fideiussioni, cauzioni e altri impegni di firma, richieste alle imprese dalla normativa di riferimento in caso di affidamento di contratti pubblici a garanzia della corretta esecuzione dei medesimi. La percentuale massima è ridotta al 50 per cento nel caso di esposizioni di rango subordinato.

Inoltre, viene stabilito che gli impegni assunti dallo Stato non possano superare l'importo complessivo massimo di 60 miliardi di euro, tenuto conto degli impegni, tempo per tempo in essere, già assunti da SACE S.p.A. a valere sulle disponibilità del Fondo di cui all’articolo 1, comma 14, del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020, n. 40, e che il limite massimo degli impegni assumili per il rilascio di garanzie nell’anno 2024 non possa superare i 10 miliardi di euro.

A tal riguardo, il comma 261 ha inoltre stabilito che “[…] gli impegni sono assunti da SACE S.p.A. coerentemente con un piano annuale di attività, che definisce l'ammontare previsto di operazioni da assicurare, suddivise per aree geografiche e macro-settori tematici, e di un sistema dei limiti di rischio (Risk Appetite Framework - "RAF"), che definisce, in linea con le migliori pratiche del settore bancario e assicurativo, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, con particolare riguardo alle operazioni che possono determinare elevati rischi di concentrazione verso singole controparti, gruppi di controparti connesse o settori di attività nonché i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli. Il piano annuale di attività e il sistema dei limiti di rischio sono approvati, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS).”.

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